isbn 9788810513101
collana
F5
Itinerari

confezione: Brossura
pubblicazione: ottobre 2011
FUORI CATALOGO: gennaio 2020
pagine: 136
peso: 148 grammi
Chiudi gli occhi... e guardami
Vivere la disabilità in famiglia
Con stile essenziale, mai recriminatorio né ripiegato su di sé, una madre racconta l’esperienza di due figli con handicap grave: la reazione al primo, i pensieri durante la seconda gravidanza, la gestione pratica dei problemi. Il titolo del volume esprime l’invito di ogni diversamente abile a chi gli si avvicina, è la proposta a prendere coscienza di una realtà misconosciuta. È un passaggio al di là delle apparenze, in un canale ricco di autenticità spontanea e senza pregiudizi. È la sollecitazione a leggersi dentro l’un l’altro, disabile o no, in quel luogo nascosto che si lascia trovare più facilmente di quanto si creda.

SOMMARIO

Perché questo racconto.  Perché questo titolo.  Una parola.  Tra gli altri.  Nicola e... Alberto.  Secondo round.  Una macchina per scrivere.  Scuola media.  Ognuno a suo modo.  E venne un uomo...  «Zia Gae».  Lucia.  Un giorno al CEOD.  Il pozzo.  «Cuore di mamma».  Camminando.  La corte.  Ritorni.  Oggi.  Gli animali.  Le domeniche.  A tavola!  Dino.  Perla.  La fuga di Paolo.  Sale e... pepe.  Andar per sagre.  Cambiare.  Timori.  Qualche giorno al mare.  Sbagli e sensi di colpa.  In treno.  Uomini.  Conclusione.

MARCELLA ZORDAN BORGO, nata a Cogollo del Cengio (VI) nel 1947, è stata insegnante nella scuola elementare. Coltiva la passione di scrivere da quando era adolescente. Ha curato Gnancora, raccolta di poesie in dialetto dell’Alto Vicentino; fa parte di «El graspo», circolo per la difesa del dialetto di Thiene; ha collaborato con il giornale La voce degli altipiani, con articoli di satira e di costume. Scrive poesie in lingua e racconti brevi, come Miria che non può morire , 1° premio al Concorso Internazionale «I racconti del Serra» (2005).

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