isbn 9788810513163
collana
F5
Itinerari

confezione: Brossura
pubblicazione: maggio 2012
ultima ristampa: 21 maggio 2012
pagine: 192
peso: 242 grammi
Un' Amicizia e i molti amici
Reimmaginare la Chiesa cristiana nel tempo della mondializzazione
L’amicizia in quanto tale non detiene un ruolo principale nella Bibbia. Il tema dell’amicizia è tuttavia presente, nascosto appena sotto la superficie. E rifiorisce sempre durante tutta la storia del cristianesimo. Gesù, d’altra parte, non dice a coloro che lo accompagnano: «Vi ho chiamato amici» (Gv 15,15)? In un tempo in cui quasi tutte le istituzioni sono in crisi, l’amicizia interpella forse più di altre forme di relazione umana. Il volume illumina il messaggio cristiano a partire dal concetto di amicizia universale. Prende avvio con la domanda «qual è lo specifico della fede cristiana?», per arrivare a cogliere l’idea di comunione e quindi l’importanza della Chiesa. Esplora l’idea di amicizia e le trasformazioni che essa ha subìto grazie al cristianesimo. Presenta poi l’esperienza di Taizé, come esempio significativo di un vasto tessuto di amici in Cristo. Infine offre alcune proposte pratiche per la vita cristiana dell’uomo di oggi.

SOMMARIO

I. LA FEDE CRISTIANA. 1. Una religione?  2. Una spiritualità?  3. Una vita comunitaria?  4. L’offerta in atto di una comunione universale in Dio.  5. Il corpo del Cristo.  II. LA CHIESA. 1. Un popolo di sacerdoti.  2. La Torah portata a compimento.  3. Chi è il mio prossimo?  4. Ai confini della terra.  5. Cittadini e tuttavia stranieri.  6. Una comunità cattolica.  III. L’AMICIZIA. 1. L’amicizia attraverso i secoli.  Agostino d’Ippona.  La tradizione monastica.  Aelredo di Rievaulx.  Tommaso d’Aquino.  I tempi moderni.  Verso una teologia dell’amicizia.  IV. UNA PARABOLA DI COMUNITÀ. 1. Fratelli a causa del Cristo e del vangelo.  2. L’amicizia, volto di Cristo.  3. Taizé e i giovani.  4. La vita in un villaggio planetario.  5. Alle sorgenti della fede.  6. Semplicità.  7. Una ricerca di comunione con tutti.  V. «VI CHIAMO AMICI». 1. Una Chiesa senza strutture?  2. Amici di Dio...  3. …e quindi amici gli uni degli altri.  4. Comunità d’accoglienza.  5. Servitori di unità e di universalità.  6. Un’amicizia al di là delle frontiere.  7. Philia ed eros.  8. L’amicizia e la vocazione ecumenica.  9. Farsi amici di tutti.  10. Conclusione. Un’ultima parabola: fare memoria di frère Roger.

FRÈRE JOHN, nato a Filadelfia (Stati Uniti) nel 1950, fa parte della Comunità di Taizé, in Francia, fin dal 1974. Qui trascorre gran parte del suo tempo aiutando i giovani che partecipano agli incontri internazionali di Taizé a scoprire e a leggere la Bibbia. Negli anni ’80 faceva parte di una piccola fraternità di fratelli di Taizé, che vivevano e lavoravano in un quartiere povero di Manhattan. Frère John continua a dedicare parte del suo tempo negli Stati Uniti ma anche in Italia come animatore di incontri con i giovani. Ha scritto parecchi libri su temi biblici, tradotti in una dozzina di lingue.

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